Dedico le palline di cioccolata di nonno Carrello a mio suocero, perché ne andava pazzo.
Non si chiamava Carrello ovviamente, ma Tommasino che allora aveva meno di 2 anni, non riusciva a pronunciare ‘rl’, e dire Carlo gli era impossibile. Così, per lui era nonno Carrello.
E da allora mio suocero fu Carrello per tutti.
Per circa 30 palline di cioccolata di nonno Carrello servono:
- 300 gr di biscotti secchi tipo Oro Saiwa o Osvego
- 3 uova
- 120 gr di zucchero
- 50 gr di burro di ottima qualità
- 1 bicchierino di cognac (40/ 50 gr)
- 40 gr di cacao amaro
- 20 gr di cacao dolce
Ecco come dobbiamo procedere:
cominciamo col fondere il burro – sul fornello a fuoco dolcissimo o in microonde – e lasciamolo raffreddare.
Prendiamo le uova e separiamo gli albumi dai tuorli. Metteremo questi ultimi in una terrina capiente insieme allo zucchero, e sbattiamo bene fino a ottenere una crema liscia e uniforme simile allo zabaione.
Sbricioliamo i biscotti con un mixer o con un frullatore e aggiungiamoli ai tuorli e lo zucchero. Incorporiamo anche il cognac, il burro fuso e il cacao amaro e mescoliamo bene tutto.
A parte montiamo gli albumi a neve fermissima e uniamoli all’impasto a cucchiaiate, girando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarli.
Una volta amalgamato tutto per bene ci vorrà un’oretta di frigorifero (o mezza di freezer).
Nell’attesa apparecchiamoci per la confezione delle palline
In un piatto largo e basso versiamo il cacao dolce che fungerà da ‘panatura’, e scegliamo il piatto da portata su cui disporremo le palline di nonno Carrello.
Passato il tempo necessario estraiamo la terrina dal frigo.
Con due cucchiaini preleviamo un piccolo quantitativo di composto, tanto quanto una piccola noce, passiamo i palmi delle mani nel cacao dolce e, rotolandoci le palline fra le mani, formiamo delle polpettine di un paio di centimetri di diametro.
Via via che le formiamo passiamo le polpettine nel cacao dolce e disponiamole sul piatto da portata.
Fra la confezione di una pallina e l’altra ripassiamo sempre i palmi delle mani nel cacao, in modo che non diventino appiccicose impedendoci di proseguire nel lavoro. Ma se a metà dell’opera dovessimo comunque avere troppo impasto appiccicato alle mani, andiamocele a lavare, asciughiamole bene, passiamo di nuovo i palmi nel cacao e con santa pazienza portiamo a termine il lavoro.
Una volta terminato l’impasto le palline vanno in freezer con tutto il piatto da portata, e tirate fuori solo al momento di servirle.
Noi in genere ne facciamo una quantità doppia in modo da averne una piccola scorta per un paio di giorni felici, durante i quali si nota un incessante via vai di tutta la famiglia da e verso il freezer.
postato da Paffi